Tips: rilievo termografico di pannelli fotovoltaici

Teromografia Archeodrone
Anno:
Settore: Termografia

L’impiego di droni per l’acquisizione dei profili termografici, noto anche come termografia aerea, è sempre più richiesto nei contratti di manutenzione degli impianti fotovoltaici soprattutto per la rapidità (quindi economicità) e del livello di dettaglio che questa tecnica offre. Mentre l’ispezione manuale di un piccolo impianto fotovoltaico può richiedere ore o giorni, un’indagine con APR di un impianto di diversi ettari, compresa l’analisi delle anomalie, può essere eseguita in un solo giorno.

Archeodrone esegue ispezioni professionali con droni che montano a bordo sensori termici e RGB, in modo tale da ottenere il massimo dei dati sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. L’analisi qualitativa si riferisce a ciò che si vede durante la post analisi delle immagini termiche e RGB, come un modulo sporco o incrinato. L’analisi quantitativa si riferisce ai dati di temperatura di ciascun pixel del sensore termico. Nonostante ogni pixel di un termogramma includa dati di temperatura, la temperatura effettiva fornita da una termocamera è una media dei dati acquisiti in un’area di 10×10 pixel. I nostri tecnici inseriscono i parametri di misurazione (emissività, temperatura apparente riflessa e atmosferica) per ottenere una misurazione della temperatura accurata. I dati radiometrici forniscono ulteriori informazioni diagnostiche che permettono di ottenere una stima più precisa della resa effettiva dell’impianto.

  • Per l’acquisizione dei profili termografici Archeodrone impiega:
  • Apparato GNSS GPS differenziale per il posizionamento assoluto;
  • -stazione totale laser per poligonali di precisione e posizionamento dei punti di controllo;
  • Aeromobili a Pilotaggio Remoto (droni) esamotori e quadrirotori;
  • termocamera modello FLIR VUE PRO R, risoluzione 640×512, banda spettrale 7.5 – 13.5 µm, RADIOMETRICA (possibilità di rilevare la temperatura assoluta su ogni pixel del termogramma);
  • fotocamera Canon S95: sensore 1/1.7” 10 Mpix., obbiettivo 28-100 mm.

Prima dell’analisi termografica, viene eseguito un rilievo topografico. Innanzitutto viene definito il sistema di riferimento assoluto e si identificano almeno 4 punti di orientamento (o più CAPISALDI a seconda delle esigenze della committenza) uniformemente distribuiti e rilevati con GPS differenziale in modalità statica (sistema di riferimento WGS84, UTM o Gauss-Boaga Italy Zone 1 o 2 EPSG3003 – 3004). Successivamente vengono definite la poligonale topografica principale e le poligonali topografiche secondarie e vengono posizionati dei target di riferimento (mire di collegamento tra rilievo fotogrammetrico e strumentazione topografica). Infine viene eseguito il sorvolo di tutto l’impianto in modo da ottenere termogrammi e fotogrammi con una sovrapposizione reciproca di almeno 80-90%.

Elaborati forniti:

  • Termogrammi rediometrici georeferenziati;
  • Riprese termografiche;
  • Fotopiano termografico;
  • Ortofotopiano tradizionale;
  • Modello digitale tridimensionale termografico;
  • Modello digitale tridimensionale tradizionale.

Ogni elaborato viene consegnato su DVD, o supporto di memoria, e potrà essere gestito con software CAD e GIS (file in formato *.DXF *.DWG e *.SHP). I singoli rilievi (come anche eventuali precedenti rilievi topografici forniti dalla committenza) vengono suddivisi per layer distinti, sovrapponibili e tutti posizionati secondo lo stesso sistema di riferimento (WGS84, UTM o Gauss-Boaga Italy Zone 1 o 2 EPSG3003 – 3004 o altro secondo accordi).

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